L'Ambulatorio di Anestesia

L'Ambulatorio di Anestesia è un ambiente multitasking all'interno del quale possono essere espletate numerose attività cliniche, che spaziano dalla valutazione anestesiologica di giovani donne in stato di gravidanza in attesa di essere sottoposte a taglio cesareo oppure desiderose di usufruire della tecnica della Paroanalgesia per alleviare le sofferenze del parto per vie naurali, a quella di pazienti candidati ad interventi chirurgici di varia entità e di variegato rischio anestesiologico, fino ad arrivare all'impianto di VADS (dispositivi per accessi vascolari) usufruendo dell'utilizzo della tecnica ecoguidata sterile, e, infine, alla gestione dei pazienti operandi anemici o ferrocarenti, per i quali è possibile attuare programmi di compenso del patrimonio marziale dell'organismo mediante somministrazione, per bocca o per via endovenosa, di prodotti farmaceutici contenenti ferro.

L'analisi del numero e della tipologia dei pazienti visitati, dalla data della sua apertura fino ad oggi. costituisce lo specchio dell'ampiezza delle conoscenze e della capacità di soluzione delle più svariate problematiche che il Medico di Ambulatorio deve obbligatoriamente possedere, al fine di poter far fronte a tutte le variabili alle quali è possibile andare incontro.

a ducky standing in a room with a duck in it
a ducky standing in a room with a duck in it

Visite per idoneità anestesiologica: 12.3962

Visite per idoneità alla Partoanalgesia: 11.792

Accessi Vascolari Ecoguidati: 694

Compenso Assetto Marziale: 973

Visite per assistenza anestesiologica RMN/TAC: 162


TOTALE PRESTAZIONI EFFETTUATE: 25.947

ATTIVITA' SVOLTA DAL 2011 AD OGGI

Aggiornato alla data del 03/09/2025

Risultati ottenibili attraverso l'attività ambulatoriale

L'attività di Consulenza Anestesiologica effettuata in Ambulatorio di Anestesia durante la fase del pre-ricovero, consente di ottenere ragguardevoli risultati ed importanti vantaggi in termini di sicurezza tanto per il paziente, quanto per tutta la equipe operatoria intesa come un "UNICUM ANESTESISTA-CHIRURGO", il tutto grazie ai seguenti fattori:

  • Maggiore accuratezza nella valutazione clinica, nella diagnosi e nello screening pre-operatorio;

  • Possibilità di diagnosi di patologie misconosciute al paziente, con conseguente riduzione del rischio di comparsa di comlìplicanze peri-operatorie;

  • Potenziale riduzione della necessità di ricorrere ad emotrasfusioni, docuta ad una maggiore attenzione nella gestione del patrimonio marziale dell'organismo dei pazienti operandi, secondo i dettami del "Patient Blood Management" (PBM);

  • un minor rischio di indidenti intra e post-operatori grazie ad un più attento monitoraggio dell'assetto emocoagulativo del paziente di interesse chirurgico.
    Ciò è particolarmente importante nelle pazienti ginecologiche sottoposte a terapia con farmaci anticoncezionali orali misti o con Tamixofene, che espongono il soggetto ad una condizione di ipercoagulazione ematica spesso non evincibile mediante la esecuzione di tests emocoagulativi di I livello quali quelli normalmente eseguiti nell'ambito delle routine ematiche pre-operatorie, ma slatentizzabili mediante il ricorso all'utilizzo della TEG, oppure mediante la esecuzione di tests di coagulazione di II livello.


In particolar modo, nel corso degli anni, durante la gestione di consulenza anestesiologica espletata nell'Ambulatorio di Anestesia da me gestito, grazie ad un attento screening ed alla prescrizione di opportune indagini diagnostiche supplitive, ho avuto modo si evidenziare, diagnosticare in prima persona e contribuire a diagnosticare numerose problematiche che, altrimenti, sarebbero riamaste misconosciute al paziente.
Fra queste possiamo annoverare le seguenti patologie:

  1. Allergia al lattice;

  2. Flebiti e tromboflebiti;

  3. Ipertensione arteriosa misconosciuta al paziente;

  4. Aritmie cardiache;

  5. Asma bronchiali di natura allergica

  6. Candidosi della cute dell'addome in paziente ginecologica grande obesa;

  7. Numerose alterazioni della crasi ematica (frsa le quali: mutazioni MTHFR, Mutazioni JAK2 V617F/G1849T indictive di possibile policitemia vera/trombocitemia essenziale/pielonefrosi, anticorpi alti lupus, ecc.);

  8. numerosi casi di anemia sideropenica e stati di ferrocarenza ;

  9. 1 caso di anenurisma della circolazione encefalica, con riorità assoluta per l'embolizzazione;

  10. Mioelomi;

  11. 1 caso di neoplasia polmonare;

  12. Alcuni casi di k del groso intestino (colon destro, flessura destra e flessura sinistra del colon, sigma);

  13. Alcunio casi di PFO.

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